My GNU/Linux experience

A couple of years ago, maybe more, I started getting curious about GNU/Linux. Now I mostly use Ubuntu as my only operative system. That's my story...

Disuguaglianza e concentrazione della ricchezza

Nel post del 4 febbraio "Il rimpallo del debito, i sudditi e le tasse" ho citato un dato, ovvero che il 10% più ricco degli italiani detiene il 45% della ricchezza del paese. Ora vediamo se questo è un livello di concentrazione della ricchezza alto o basso e se ci dice qualcosa sulla disuguaglianza.

Trade, exchange rates, budget and interest rates

A nice table from The Economist. Trade balance, exchange rates, budget balance and interest rates.

Wine, Quality and Trade Facts

I enjoyed the wine tasting at Roma VinoExcellence. I tried several wines, from sparkling, white and rosé, to white, red and sweet. I had a tasting of Austrian sweet wines, Eiswine etc. (try them with cheese!) Very hard job indeed...

I had the feeling that producers were actually doing their job with passion, but I am not writing to judge the quality or to tell you my impressions. You find that elsewhere, for instance here.

I want to take an economic perspective instead.
So here some data about the wine industry, with a focus on Italian wine.

100 tasse 100

Ecco una bella lista di tasse da pagare. Tra "paleo tasse", "tasse esoteriche", "tasse in maschera", "tasse macabre" e "tasse fantasma" c'è l'imbarazzo della scelta...
Anzi no: dovete pagarle tutte!

Anche queste:
53. Manomorta sui lumini. Si tratta del cosiddetto business dell'elettroilluminazione votiva. Il costo effettivo dell'illuminazione di un lumino, trattandosi di una lampadina in bassa tensione, anche considerando la sua sostituzione periodica, è inferiore ad un euro all'anno. Eppure le società che gestiscono il servizio grazie ad appalti spesso ventennali, incassano mediamente 15 euro all'anno (16,58 a Milano, 24,24 euro per la Acea di Roma). Per aggiunta, sulle bollette si deve pagare l'Iva!

72. Benzina d'Abissinia. Dal 1935 al prelievo sulla benzina vengono annesse imposizioni fiscali per far fronte ad un impegno militare o ad un disastro civile. Troviamo la prima accisa sulla benzina di 1,90 lire nel 1935 per finanziare la guerra di Abissinia, quella di 14 lire per la crisi di Suez nel 1956, quella di 10 lire per il disastro del Vajont nel 1963, 10 lire per far fronte all'alluvione di Firenze nel 1966, le 10 lire per il terremoto nel Belice nel 1968, 99 lire per il terremoto del Friuli nel 1976, 75 lire per il terremoto in Irpinia nel 1980, 205 lire per la missione in Libano (1983), 22 lire per la missione in Bosnia nel 1996. La penultima accisa la ritroviamo nel 2003 per trovare i fondi necessari al rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri, circa 0,02 euro di accise addizionale sui carburanti. L'ultima accisa, decisa nel febbraio 2005, per finanziare il rinnovo degli autobus inquinanti nel trasporto pubblico. Ancora oggi nel fare benzina ben 0,25 euro sono pagate per questi motivi.

E ricordatevi che in Italia nei confronti del Fisco c'è l'inversione dell'onere della prova. Ovvero siete colpevoli fino a prova contraria. L'onere della prova è a carico dell'accusato... Prendete una persona a caso, la accusate di aver evaso 1 milione di euro 10 anni prima e gli dite: ora dimostrami che non è vero?

Il rimpallo del debito, i sudditi e le tasse

Con la crisi abbiamo visto di tutto. Salvataggi arbitrari, fallimenti arbitrari. Governi che mentono. L'esplosione dei debiti pubblici. Crisi valutarie. Crisi di fiducia. Fallimento di Stati. Governi che si accusano l'un l'altro. Ritorni di fiamma protezionistici. L'euro che barcolla. Abbiamo visto il debito privato trasformarsi magicamente in debito pubblico. Le colpe di pochi ricadere su molti perchè il rischio è sistemico: to big to fail. Ora che i debiti pubblici sono gonfi, ecco le nuove proposte, tutte italiane, per ritrasformare il debito pubblico in debito privato... tasse, tasse, tasse.